di Laura Pascarella.
A fine anni settanta, furono introdotte le prime regole per il contenimento della spesa locale. In particolare, agli enti fu imposta l’adozione di piani di riorganizzazione degli uffici e dei servizi in base a criteri di efficienza ed economicità. I provvedimenti adottati, tuttavia, si rilevarono insufficienti.
L’attuale contesto normativo in materia di crisi finanziarie degli enti locali individua una prima fase di intervento, cosiddetta di pre-dissesto, nella quale è possibile inquadrare la disciplina rivolta agli enti locali strutturalmente deficitari e la procedura, facoltativa, di riequilibrio finanziario e, in caso di mancato raggiungimento dei necessari equilibri di bilancio, la successiva, obbligatoria, dichiarazione di dissesto.