di Gianluca Scardocci.
Nel diffondere la stima preliminare del PIL del IV trimestre 2015, l’Istat annuncia una crescita del PIL 2015, corretta per gli effetti di calendario, pari a +0,6%, inferiore alle attese del governo e alle ultime stime diffuse dall’Unione europea e dal Fondo monetario internazionale che attestavano la crescita 2015 a +0,8%. Il IV trimestre 2015 è il quarto trimestre consecutivo di crescita del PIL, ma in evidente decelerazione: +0,4% il I trim., +0,3% il II trim., +0,2% il III trim. e +0,1% il IV trim. è la crescita più bassa tra i maggiori paesi industrializzati. A fronte di questi dati, stupisce come la Banca d’Italia, a gennaio, abbia previsto una crescita del PIL 2015 a +1,2%.
Nel mese di dicembre, come annunciato dal dipartimento finanze del Mef, il numero di partite Iva aperte è aumentato del 5,1% su novembre, spinto dal fatto che alcuni contribuenti hanno ritenuto di aderire al regime di vantaggio prima della sua definitiva cancellazione (15.108 soggetti, con un aumento del 62% rispetto a novembre), mentre sono stati 2.049 i soggetti che a dicembre hanno aderito al nuovo regime forfetario.