di Tommaso di Nardo.
Migliora
sensibilmente il clima di fiducia.
Archiviato il 2014 con
un calo dello 0,4% del Pil, migliorano le stime per il 2015 che dovrebbe vedere
una crescita del Pil intorno allo 0,6%. Gli indicatori di fiducia sono tutti in
positivo e in crescita con l'unica eccezione delle imprese delle costruzioni
ancora in negativo. Forte calo delle nuove aperture di partite Iva a gennaio
(-29%) molto accentuato tra le persone fisiche (-36%) e le società di persone
(-12%) imputabile all'effetto combinato dell'introduzione del nuovo regime
forfettario per le nuove attività a partire dal 1° gennaio 2015 e della
previsione della conservazione del vecchio regime per le attività in essere. In
flessione il gettito dell'Iva a gennaio 2015, mentre continuano ad aumentare a
ritmo sostenuto le sofferenze bancarie.
La ripresa
resta incerta e debole.
Il miglioramento del
clima di fiducia non si è ancora tradotto in un miglioramento degli indicatori
congiunturali, come conferma il dato negativo di gennaio della produzione
industriale. Gli altri dati raccolti e presentati nell'Osservatorio, in
particolare il calo del gettito Iva da scambi interni a gennaio, la
stazionarietà dei prestiti alle imprese, l'aumento delle sofferenze bancarie,
il calo delle partite Iva a gennaio, indicano che la congiuntura soffre ancora
pesantemente le conseguenze della recessione e che non sarà facile uscire dalla
crisi.