di Irene Giusti.
I due principali fattori causali dell’incremento dei finanziamenti sia in termini di nuove erogazioni sia, soprattutto, in termini di surrogazioni sono rappresentati dall’attuale andamento dei tassi interbancari di riferimento Eurirs e Euribor e del tasso di riferimento della Banca Centrale Europea (tasso BCE), il quale ha seguito un costante percorso verso il basso, e dalla graduale riduzione dello spread applicato dagli istituti di credito in un’ottica concorrenziale.
Con riferimento all’andamento dei tassi, infatti, al momento in cui siscrive, l’Eurirs, il quale è utilizzato come parametro di indicizzazione dei mutui ipotecari a tasso fisso, a 10 anni è pari allo 0,710% (riportando una riduzione rispetto anche solo al tasso medio del mese di dicembre del 2014 pari allo 0,90%); l’Euribor, utilizzato come parametro di indicizzazione dei mutui ipotecari a tasso variabile, a 3 mesi è pari allo 0,053 (riportando, anche qui, una riduzione rispetto al tasso medio del mese di dicembre 2014 pari allo 0,08%); il tasso BCE è, infine, stabile allo 0,05% dall’ultimo trimestre del 2014.
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