di Giulia Caminiti.
Per
sostenere i professionisti, gravati dalla crisi, nei mesi scorsi la Commissaria
Ue all'Industria, Mercato Interno e PMI, Elżbieta Bieńkowska ha annunciato la
creazione di un Forum Europeo sulle Libere Professioni che dovrebbe facilitare
l'accesso agli 80 miliardi di fondi Horizon 2020 per la ricerca e l'innovazione
e ai 2,4 miliardi di fondi Cosme per la competitività e la crescita economica.
Il
Forum europeo sulle libere professioni dovrebbe riunirsi con cadenza annuale,
coinvolgendo, in ogni incontro, i rappresentanti delle associazioni europee dei
liberi professionisti, delle principali associazioni nazionali, i rappresenti e
i soggetti interessati che ricoprono una funzione fondamentale nell'ambito
delle libere professioni.
La Commissaria Bieńkowska
ricorda anche che le linee guida elaborate dall'Ue lo scorso aprile su
come rafforzare l'attività delle libere professioni, raccomandano
l'istruzione e la formazione all'imprenditorialità, la partecipazione dei
liberi professionisti a programmi come Erasmus per giovani imprenditori,
l'accesso ai mercati attraverso la rete Enterprise Europe, la riduzione degli
oneri normativi e norme più chiare e semplici per le attività commerciali
grazie al programma Refit e l'inclusione in tutti gli strumenti di accesso al
credito dell'Ue.
La
Commissione Europea, nel 2010, ha condotto un'indagine relativa a tutti gli
Stati membri. In Europa vi sono circa 3,7 milioni di liberi professionisti, che
forniscono un'occupazione a 11 milioni di persone, complessivamente si tratta
di un business superiore ai 560 miliardi di euro. Con questi numeri com'è
possibile stare fuori dall'Europa?
I liberi professionisti
devono ricoprire un ruolo peculiare nella nuova strategia europea 2020, vi sono
tre obiettivi che fanno parte della stessa in cui la funzione dei professionisti
è fondamentale:
-
il
20 % del PIL sviluppato nel settore manifatturiero;
-
internazionalizzazione
delle imprese;
-
aumentare
l'efficienza energetica maggiore competitività delle imprese.
Quali sono gli
interventi pensati per i liberi professionisti? La
Commissione Europea ha elaborato il Piano d'azione per le libere professioni,
suddiviso in varie misure:
-
accesso al credito:
i liberi professionisti possono fruire dei fondi strutturali europei, ma anche
dei fondi a gestione diretta, grazie ai programmi Horizon 2020 e COSME. Saranno
inoltre approntate attività formativa, in base alle risorse disponibili;
-
formazione:
sarà costituita una piattaforma per coordinare le attività di Università,
liberi professionisti ed imprese, cui andrà ad aggiungersi la formazione online
per lo sviluppo delle competenze nell'ambito della gestione d'impresa;
-
accesso ai mercati ed
internazionalizzazionecon la collaborazione dei
liberi professionisti e della rete Enterprise Europe Network, la principale
rete di servizi di assistenza gratuita per sostenere la competitività e
l'innovazione delle PMI. Sono coinvolti 54 Paesi nel Vecchio Continente e in
tutto il Mondo, cui corrispondono oltre 600 organizzazioni;
-
semplificazione:
sarà costituito un tavolo di lavoro progettato per la diffusione delle pratiche
ritenute più valide nel campo della semplificazione;
-
governance:
verranno definiti degli incontri annuali tra la Commissione Europea e il mondo
della libera professione, nonché conferenze relative al tema di politica
dell'impresa
L'obiettivo
è quello di coinvolgere maggiormente i liberi professionisti ed i
loro clienti nei progetti e nei programmi europei destinati al mondo
dell'imprenditoria; il Forum nasce proprio nel contesto del Piano d'azione sopra
illustrato.
L'Unione
Europea ha di fatto equiparato i professionisti alle imprese. Si tratta di
un'inversione di tendenza che, permettendo l'accesso a fondi prima riservati
alle imprese, è stata pensata per valorizzare il peso economico dei liberi
professionisti. L'UE intende quindi realizzare un processo di
assimilazione tra professionisti e imprenditori nell'accesso ai
finanziamenti. I liberi professionisti sono riconosciuti, a livello europeo,
come imprese, nonché soggetti fondamentali per il conseguimento degli obiettivi
comunitari 2020.
L'equiparazione
tra PMI e liberi professionisti, nonostante la presenza della raccomandazione
della Comunità Europea del 6 maggio 2003, mostra delle criticità a livello di
Stato Italiano. Nei finanziamenti diretti l'accesso ai professionisti è
automatico, mentre in quelli indiretti tale automatismo non si attua a causa
della mancata assimilazione della raccomandazione succitata. Si può e si deve
risolvere il problema convocando ai tavoli di partenariato regionali i liberi
professionisti che potranno avere un ruolo incisivo e diretto nella stesura dei
bandi.
In
tal senso il CNDCEC ha richiesto, da qualche mese, di essere coinvolto nella
programmazione regionale, avendo, purtroppo avuto risposte, fino ad oggi, solo
da due regioni il Lazio e il Friuli Venezia Giulia. Ci si chiede a cosa sia
dovuta tale disattenzione verso i liberi professionisti. Si auspica, altresì,
che i portatori d'interesse professionali, sapranno fare rete, per entrare nei
tavoli di partenariato strategici.
In
ultimo, ma non per ultimo, si segnala l'interlocuzione che il CN ha avviato con
la Commissaria Europea Bienkowska, alla si richiede di assumere un ruolo attivo
e da protagonisti nel prossimo Forum delle Libere Professioni.
Certi di apportare
contributi non solo d'idee per i professionisti, aspettiamo l'evolversi delle
situazioni e ci teniamo pronti ad accogliere le nuove sfide.
15 febbraio 2015