L'economia
mondiale sembra aver recuperato vigore dopo il passo falso del primo
trimestre del Pil Usa favorendo un miglioramento delle condizioni nei
mercati finanziari internazionali. Nell'area dell'euro la crescita
rimane contenuta, discontinua e diseguale. In Italia la ripresa appare fortemente ritardata e decisamente fragile. La ripresa del clima di
fiducia interno contrasta con la congiuntura negativa che colpisce i
consumi e gli investimenti. La ristrettezza del credito resta il
principale ostacolo alla ripresa. Le imprese sono costrette ad una più
attenta gestione delle risorse e l'incertezza generale blocca la maggior
parte dei loro piani di investimento. Gli stimoli monetari non mancano
grazie alla politica monetaria espansiva della Bce, ma senza riforme
strutturali adeguate e stimoli fiscali, la crescita resta modesta.
Prodotto interno lordo. Dopo
il -0,1% fatto registrare nel primo trimestre dell'anno, i principali
centri di ricerca hanno rivisto al ribasso la crescita 2014 portandola a
un più modesto +0,2% rispetto al +0,8% stimato dal governo ad aprile
nel Def.
Pressione fiscale. La
pressione fiscale ufficiale nel 2013 è risultata pari a 43,8% ed è
prevista salire al 44% nel 2014-2015 per poi scendere lentamente nel
triennio successivo. La pressione fiscale reale, calcolata al netto del
sommerso, nel 2013 è risultata pari al 52,2%, mentre è prevista al 52,4%
nel 2014.
Debito Pubblico.
2.166,3 miliardi il debito pubblico a maggio (+20 mld. rispetto ad
aprile 2014 e +90,3 mld. rispetto ad aprile 2013). Il rapporto
debito/pil è previsto al 134,9% del Pil a fine 2014.
Clima di fiducia.
Leggera battuta d'arresto a giugno per il clima di fiducia delle
famiglie che resta, però, su livelli molto alti, mentre continua a
crescere il clima di fiducia delle imprese, in particolare a giugno si è
registrato un balzo in avanti del clima di fiducia nel settore delle
costruzioni.
Congiuntura.
Forte battuta d'arresto a maggio della produzione industriale che perde
l'1,2% su base congiunturale. L'inflazione a giugno è scesa allo 0,3%.
Il commercio al dettaglio ha subito un ulteriore calo a maggio dello
0,7%. Arretra anche la produzione nel settore delle costruzioni con un
calo dell'1,1% a maggio, mentre nello stesso mese calano dello 0,4% le
esportazioni verso i paesi dell'area dell'euro. A giugno sono calate
anche le esportazioni verso i paesi extra-Ue. Il tasso di disoccupazione
migliora leggermente a giugno, mentre è record per la disoccupazione
giovanile al 43,7%.
Finanza pubblica.
La stagnazione dell'economia rende sempre più difficile mantenere
l'obiettivo del 2,6% nel rapporto deficit/pil formulato dal governo ad
aprile in sede di approvazione del Def. Secondo i dati trimestrali
dell'Istat, nel primo trimestre dell'anno il deficit è migliorato di 0,5
punti grazie ad una riduzione della spesa pubblica dell'1%.
Entrate tributarie.
Continua ad aumentare di mese in mese il gettito delle imposte
indirette (+2,9% a maggio) trascinato dall'aumento dell'Iva da scambi
interni (+4% a maggio e +5,3% da inizio anno). Crollano, invece, i
tributi locali per via del forte calo dell'Irap (-15,7% a maggio). In
calo anche le imposte dirette a maggio (-2,6%) trascinate verso il basso
da Irpef e Ires.
Partite Iva.
-6,7% a maggio le nuove aperture di partite Iva. Prosegue ancora con
più vigore rispetto ai mesi precedenti la tendenza al calo delle società
di persone (-10,1%) mentre rallenta la crescita delle società di
capitale (+2,8%).
Movimprese e Fallimenti.
-0,4% il saldo demografico delle imprese nel primo trimestre dell'anno
rispetto al -0,5% del 2013. I fallimenti sono aumentati del 22% e i
concordati del 34%.