Presentazione e sintesi.
Migliora
progressivamente il trend di crescita globale sostenuto dall'andamento
positivo delle economie avanzate, mentre prosegue il rallentamento della
crescita nelle economie emergenti, in particolare quella brasiliana. Migliora
gradualmente il clima economico nell'area dell'euro ancora
trascinata dalla Germania che mostra una ripresa più decisa dell'attività
economica. Permane debole la crescita economica in Italia che continua a
soffrire il calo dei consumi legato all'aumento della disoccupazione e la
forte restrizione del credito alle imprese che impedisce una più veloce ripresa
degli investimenti privati.
Prodotto
interno lordo. Il
DEF 2014 stima la crescita dell'anno in corso a +0,8% con una revisione
di -0,3 punti rispetto alle previsioni formulate in autunno. In valore
nominale, il Pil 2014 è stimato pari a 1.587 miliardi di euro, 27 miliardi in
più del livello 2013, +1,7% di crescita nominale. Anche la crescita 2015 è
stata rivista al ribasso (-0,4 punti rispetto alle stime autunnali). Nelle
valutazioni del Mef ciò è dovuto al ridotto impatto stimato dalle misure
strutturali approvate nel 2012 e nel 2013, anche in considerazione dei ritardi
di attuazione. La crescita economica italiana, sempre secondo il DEF 2014,
accelererà progressivamente nel corso del triennio 2016-2018 sulla base di
ipotesi di un livello più contenuto dei tassi di interesse sui titoli di Stato
e del differenziale di rendimento rispetto alla Germania e, soprattutto,
dell'impatto positivo degli interventi programmati per la riduzione del
cuneo fiscale (aumento delle detrazioni Irpef e riduzione dell'IRAP).
Pressione
fiscale. La
pressione fiscale ufficiale nel 2013 è risultata pari a 43,8% ed è prevista
stabile nel 2014 con una crescita nel 2015-2016 al livello del 44%. La
pressione fiscale reale, calcolata al netto del sommerso, nel 2013 è risultata
pari al 52,2%, mentre è prevista al 52,4% nel 2014.
Debito
Pubblico. 2.089,5
miliardi il debito pubblico a gennaio (+20,5 mld. rispetto a dicembre 2013 e
+99,9 mld. rispetto a dicembre 2012). Il rapporto debito/pil 2013 sale a 132,6%
dal 127% del 2012 e continuerà a salire nel 2014 fino a raggiungere il 134,9% del Pil.
Clima
di fiducia. Prosegue
a febbraio la ripresa del clima di fiducia delle famiglie e delle imprese, con
l'eccezione delle imprese delle costruzioni che mostrano un sensibile
peggioramento.
Congiuntura. Cade a dicembre la produzione industriale dopo la moderata
ripresa autunnale, mentre inverte il segno negativo quella del settore delle
costruzioni.
Finanza
pubblica. Il DEF
2014 fissa il nuovo obiettivo programmatico del rapporto deficit/pil a -2,6%,
0,1 punti in più rispetto alle previsioni formulate in autunno. Il rapporto
deficit/pil si ridurrà progressivamente negli anni successivi sulla base di una
correzione prevista, rispetto ai valori tendenziali contenuti nel DEF, di 0,3
punti di Pil nel 2015 e 0,6 punti di Pil nel 2016.
Entrate
tributarie. I
dati a consuntivo 2013, diffusi a marzo 2014, indicano una variazione nulla del
livello complessivo delle entrate tributarie che sono risultate pari a 488
miliardi di euro. A fronte di un calo delle imposte indirette del 2,2%, si è
registrato un aumento delle imposte dirette dell'1,4% e dei tributi
locali dell'1,7%.
Partite Iva. +2,7% le società di capitali a gennaio,
rispetto al -22,7% delle società di persone e al -9,4% delle persone fisiche.
Complessivamente, a gennaio 2014 le nuove partite Iva sono state inferiore a
quelle di gennaio 2013 con un calo pari a -8,7%.