PRESENTAZIONE E SINTESI.
La
congiuntura economica mondiale continua a mostrare segnali di miglioramento e
prosegue lentamente su un sentiero di crescita moderata. Nelle ultime stime diffuse
a gennaio, il Fondo monetario internazionale ha rivisto al rialzo la crescita
del commercio mondiale 2014 di 0,3 punti che si traduce in un miglioramento di
0,1 punti del prodotto mondiale. In questa fase, la crescita è trainata dalle
economie più avanzate e industrializzate, in particolare Stati Uniti, Germania
e Giappone, mentre le economie emergenti mostrano segnali di debolezza che
inducono valutazioni prudenziali da parte dei maggiori istituti finanziari
mondiali. La ripresa c'è, dunque, ma è moderata e, soprattutto, resta
fragile e incerta. Per l'economia italiana gli unici dati positivi
provengono dalla ripresa dalla produzione industriale che dopo 26 mesi
consecutivi di calo ha mostrato un segno positivo a settembre 2013 confermato
anche a ottobre e novembre. Restano invece negative le condizioni del mercato
del lavoro e del credito alle imprese, mentre prosegue il calo delle nuove
partite Iva e del gettito delle ritenute da lavoro autonomo. L'Italia è
l'unico paese, tra quelli più avanzati, a subire un taglio delle stime di
crescita del Pil 2014 da parte del Fondo monetario internazionale.
L'ultima previsione è dunque di un +0,6% a fronte del +1% stimato dal
governo a settembre 2013.
Pressione
fiscale. Nel
terzo trimestre 2013, la pressione fiscale è scesa al 41,2% rispetto al 42,4%
dello stesso trimestre del 2012. La variazione cumulata dei primi tre trimestri
del 2013 è invece pari al 41,4% ed è superiore rispetto a quella del 2012 pari
al 41,2%. Si attende, dunque, un balzo della pressione fiscale
nell'ultimo trimestre del 2013 come già avvenuto negli anni precedenti.
La pressione fiscale attesa per il 2013 è pari al 44,3% rispetto al 44% del
2012. Nel 2014 è prevista scendere al 44,2%. La pressione fiscale reale per il
2014 è stimata pari al 52,8%.
Debito
Pubblico. 2.104
miliardi di euro il debito pubblico a novembre (+18,8 mld. rispetto ad ottobre
2013 e +88 mld. rispetto a ottobre 2012).
Clima
di fiducia. Cala
a dicembre il clima di fiducia delle famiglie, mentre continua a crescere
quello delle imprese. Negativo, però, il clima di fiducia delle imprese del
commercio.
Congiuntura. Prosegue lentamente la ripresa della
produzione industriale con l'indice destagionalizzato che fa registrare
un +0,5% a ottobre dopo il +0,2% di settembre.
Finanza
pubblica. I dati
relativi al III trimestre dell'anno mostrano un aumento delle uscite
dell'1,2% e una diminuzione delle entrate del 2,4%. In particolare, le
imposte dirette mostrano un calo del 4% e le indirette del 2,7%. Calano anche i
contributi sociali dell'1,7%. Dal lato della spesa, l'aumento è
concentrato nelle prestazioni sociali in denaro (+2,9%), mentre la spesa per
consumi intermedi diminuisce (-2%) insieme a quella relativa ai redditi da
lavoro dipendente (-1,9%).
Entrate
tributarie. -45%
a novembre e - 7% dall'inizio dell'anno, ma non si tratta di un
tracollo poiché il gettito di novembre risulta fortemente influenzato dallo
slittamento delle scadenze fiscali dell'autoliquidazione ai mesi
successivi di Irpef, Ires e Irap. Positivo, invece, il dato relativo
all'Iva per la crescita, in particolare, dell'Iva da scambi interni
(+1,7% a novembre). Continua a calare, invece, il getto delle ritenute da
lavoro autonomo (-6,8% a novembre e -5,4% da inizio anno).
Partite
Iva. -8,1% a
novembre le nuove aperture di partite Iva che, invece, dall'inizio
dell'anno fanno registrare un calo del 4,9%. In particolare, prosegue il
calo inarrestabile delle società di persone (-27,6% a novembre e -15,8% da
inizio anno), accompagnato questa volta anche dal calo delle società di
capitali (-3,2%) che, però, da inizio anno sono in crescita del 7%.
Movimprese. Positivo il bilancio complessivo della
demografia imprenditoriale dell'anno 2013 con una crescita complessiva
dello 0,2% anche se inferiore a quella del 2012 (+0,3%). Le iscrizioni sono in
linea, mentre sono aumentate le cessazioni. Le società di persone (-0,74%)
proseguono il calo complessivo a favore delle società di capitali (+2,87%).
Positivo il commercio (+0,99%), negativo invece il settore delle costruzioni
(-1,44%).