L'Osservatorio economico Irdcec di Gennaio 2013 segnala il
rafforzarsi della lenta ripresa in corso a livello globale trainata dalle
principali economie emergenti, prima fra tutte la Cina, mentre nell'area
dell'euro e in Italia permangono condizioni depressionarie smosse solo
timidamente da una ripresa della fiducia.
Sommario di questo numero:
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Presentazione e sintesi.
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Congiuntura internazionale.
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Previsioni Italia.
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Congiuntura italiana: il clima di
fiducia.
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Congiuntura italiana: indicatori
mensili.
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Congiuntura italiana: indicatori
trimestrali.
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Finanza pubblica: Conto trimestrale AP.
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Andamenti di finanza pubblica.
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Entrate tributarie mensili.
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Indicatori finanziari.
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Il nuovo paniere dei prezzi al consumo.
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Grafici.
Presentazione e sintesi.
Prosegue lentamente il miglioramento del clima economico
congiunturale, visibile soprattutto negli indici di fiducia globali, mentre i
dati sull'ultima parte del 2012 attestano come la recessione
tutt'ora in corso abbia avuto per il momento il suo picco massimo proprio
nel IV trimestre dell'anno 2012. Stando agli ultimissimi dati
congiunturali, il ciclo economico si troverebbe leggermente al di là del punto
di inversione di tendenza, ma occorreranno ancora diversi mesi perché si
manifesti la ripresa economica vera e propria.
OUTLOOK GLOBALE - Segnali positivi dalle economie emergenti
nell'ultima parte del 2012. I principali bollettini economici
congiunturali parlano di una "continua espansione economica" in
atto negli Usa, dove le condizioni del mercato del lavoro stanno lentamente
migliorando, e di una lieve accelerazione dell'attività produttiva in
Cina visibile soprattutto tra novembre e dicembre 2012. Anche India, Brasile e
Russia hanno mostrato interessanti segnali di ripresa nell'ultima parte
del 2012. Nell'area dell'euro, invece, la situazione economica
appare ancora molto depressa. L'inflazione è ferma mentre cresce il tasso
di disoccupazione e prosegue il ristagno del credito e degli investimenti.
Segnali positivi provengono dagli indicatori di fiducia che attestano un cambio
di orientamento impresso dalla congiuntura globale che continua a favorire le
esportazioni europee. L'indice Zew, ad esempio, che misura la fiducia
degli investitori tedeschi, è balzato al top da maggio 2010 salendo a gennaio
di 24,6 punti rispetto a dicembre.
OUTLOOK
ITALIA - La produzione industriale
è aumentata a dicembre su novembre ed e' prevista in aumento anche a
gennaio su dicembre, ma non sembra poter recuperare facilmente i livelli pre
crisi che, secondo confindustria, a gennaio 2013 sono pari a -24,7% rispetto ad
aprile 2008. L'inflazione al 2,3% e la disoccupazione all'11,2%
indicano una fase di stagnazione economica e una profonda depressione della
domanda interna. Il clima di fiducia interno è stazionario e non mostra segni
di miglioramento come pure si riscontra in molte economie avanzate. Il tasso di
disoccupazione giovanile (15-24 anni) al 36,6% è indice emblematico della
gravità della situazione economica. Secondo le ultimissime previsioni
economiche (Banca d'Italia, 18 gennaio 2013) il Pil nell'anno in
corso dovrebbe ridursi di un ulteriore 1% dopo il -2,1% del 2012. È in questo
quadro che, fatta eccezione per le esportazioni nette che conservano il segno
positivo, l'economia nazionale genera un surplus di entrate fiscali (+15
md. € nei primi 9 mesi del 2012) che solo in parte migliora il saldo
finanziario (6,1 md. €). La restante parte (circa 9 md. €) viene
assorbita da maggiori spese (oltre agli interessi sul debito pesano anche i
maggiori oneri relativi alle prestazioni sociali e l'aumento della spesa
per consumi intermedi).