Stato, Imprese e Professioni. Il
Rapporto propone un'analisi dell'economia italiana tra stato, imprese e
professioni. L'analisi economica si è sempre occupata del rapporto tra stato e
mercato, tra pubblico e privato, tra primo e secondo settore dell'economia
moderna. I protagonisti sono da sempre lo stato e le imprese o, per meglio
dire, lo stato e le grandi imprese. Le professioni, istituite e riconosciute
quando lo stato era ancora poco presente nell'economia e si limitava ad avere
un ruolo per lo più regolatorio ed essenziale, hanno progressivamente perduto
il loro ruolo e il loro peso socio-economico man mano che lo stato cresceva e
con esso le grandi imprese pubbliche e i grandi sindacati. L'avvento della
globalizzazione dei mercati ha cambiato profondamente i destini delle nazioni,
soprattutto di quelle di più antica civilizzazione. L'Italia ha subito un vero
e proprio crack economico, finanziario e istituzionale tra il 1992 e il 1993.
Si impose una politica di risanamento e di ricostruzione del clima economico,
sociale e istituzionale. Nacque la cosiddetta Seconda Repubblica, furono fatte
le privatizzazioni, fu varato un piano di risanamento strutturale, si cercò di
alleggerire lo stato.
La manovra è riuscita in parte,
lo stato è ancora troppo esteso e il suo debito pubblico pesa come un macigno
sul futuro del paese. La grande impresa italiana fatica nel confronto
internazionale, si assiste alla rivincita della media impresa, soprattutto
industriale, e alla tenuta della piccola impresa che, anche grazie ai distretti
e alla flessibilità del modello italiano, riesce a difendere la nostra economia
dalle minacce della globalizzazione. Le professioni, senza nascondere alcuni
limiti e difficoltà oggettive di un sistema dimenticato e abbandonato a se
stesso, hanno svolto un ruolo fondamentale garantendo la tenuta del sistema
attraverso la loro funzione istituzionale di regolatori sociali che si esplica
soprattutto nella generazione e rigenerazione di quei sistemi esperti fatti di
saperi codificati che sono alla base dei funzionamenti dei sistemi economici e
sociali moderni.
Il Rapporto è strutturato in una introduzione e in
tre capitoli ognuno dedicato ai tre cardini della presente analisi: lo Stato,
inteso come Settore Pubblico, le Imprese e le Professioni. Nell'analisi viene
dato particolare rilievo alla serie dei conti pubblici 1980-2008 elaborata e
diffusa dall'Istat nel 2009. Sono, inoltre, analizzati ì più recenti dati sui
conti pubblici italiani, tra cui il conto consolidato del 2009, diffuso
dall'Istat nello scorso mese di marzo, e le proiezioni contenute nella
Relazione Unificata sull'Economia e la Finanza presentata il 6 maggio scorso
dal Ministro dell'Economia e delle Finanze [...]
[... continua sul doc. allegato ]