Il documento si pone l'obiettivo di fornire agli
operatori del settore un vademecum operativo nella gestione della
procedura sin dalla fase cosiddetta "preparatoria" per accedere
agevolmente alla fase cosiddetta "gestionale". In particolare,
sono esplicitati i principali adempimenti operativi dell'amministratore
giudiziario dal giorno della nomina alla eventuale approvazione del
programma di gestione da parte del Tribunale.
La gestione dei beni sequestrati disposta nell'ambito di misure ablative (sequestri e confische di prevenzione ex d.lgs.
n. 159/2011 - per brevità CAM - o penali previste in molteplici
disposizioni di legge), costituisce un'attività
di amministrazione affidata, dagli organi giudiziari, a esperti
professionisti scelti, generalmente, tra i dottori commercialisti o
avvocati iscritti nell'Albo degli Amministratori Giudiziari.
I commercialisti sottolineano come l'attività
dell'amministratore giudiziario "non è una custodia statica di beni, ma
si estrinseca in una vera e propria attività gestoria: trattasi di
attività dinamica avente per oggetto spesso il "bene
azienda", con tutte le sue caratteristiche e peculiarità. Il
custode-amministratore è tenuto a una "diligente" amministrazione nei confronti dell'autorità giudiziaria che gli ha conferito un incarico di munus publicum.
Il professionista, qualificato
come ausiliario di giustizia, è un soggetto privato che, a seguito di
un provvedimento del giudice, viene temporaneamente incaricato di
un pubblico ufficio temporaneo. Il custode-amministratore in quanto
ausiliario del giudice, viene definito anche longa
manus degli organi giudiziari, con specifiche responsabilità, sia di natura civile che penale, per l'attività svolta".
Sotto un profilo normativo, aggiungono, "è lo
stesso CAM che riconosce la qualifica di pubblico
ufficiale all'amministratore giudiziario, con doveri di adempiere con
diligenza al proprio mandato. Detta qualifica, se da un lato
attribuisce autorevolezza
istituzionale al ruolo svolto dal professionista, essendo previste una
serie di norme, anche di natura penale, a tutela dello stesso,
dall'altro è certamente fonte di maggiori responsabilità civili, penali e
contabili".