Il
report, oltre ai dati relativi ai bilanci 2023, presenta le stime
relative al fatturato aziendale delle società di capitali per il biennio
2024-2025. I dati analitici
sono elaborati su un campione di circa 500 mila società di capitali. In
particolare, sono elaborati e presentati i dati relativi al trend dei
ricavi e dei dipendenti, oltre ad alcuni indici di bilancio tra cui
quelli di patrimonializzazione e indebitamento,
con particolare riguardo anche ai debiti tributari e previdenziali. I
dati sono presentati per macroarea territoriale, regione, settore di
attività economica e classe dimensionale (dipendenti/fatturato).
Stime fatturato 2024-2025. Sulla
base dei dati congiunturali relativi al 2024, stimiamo un calo del
fatturato delle società di capitali che fanno parte dell'Osservatorio
FNC
per il 2024 e una leggera ripresa per il 2025. In particolare, il
fatturato complessivo, dopo una crescita nominale del 26,1% nel 2022 è
diminuito del 3,9% nel 2023 e nel 2024 è prevista una riduzione
dell'1,5% in termini nominali e del 2,9% in termini reali.
Si ipotizza una possibile ripresa, ma solo in termini nominali, nel
2025, anno in cui si dovrebbe registrare un incremento pari a +1,8%, che
si tradurrebbe in una variazione pari a -0,2% al netto dell'inflazione.
La
prolungata fase di raffreddamento dell'economia indica che è in corso
un riassetto dei mercati dopo i contraccolpi dell'emergenza Covid. Le
criticità della situazione
geopolitica si ripercuotono sui prezzi energetici, creando notevoli
difficoltà in alcuni settori soprattutto nella gestione delle dinamiche
finanziarie e nella pianificazione degli investimenti.
Ciò
deve indurre ad alzare il livello di allerta e rafforzare il
monitoraggio delle dinamiche aziendali, messe sempre più sotto pressione
da improvvisi rischi di mercato
e da fattori esogeni.
Bilanci 2023: principali indicatori.
I bilanci 2023 delle società di capitali italiane fanno registrare, per
la prima volta dal
Covid, un calo dei ricavi (-3,9%) che risulta concentrato tra le grandi
imprese (-9,2%), laddove le Pmi mostrano un andamento positivo.
Dal
punto di vista territoriale, nelle regioni centrali si rileva un
decremento significativo (-13,8%), mentre nelle regioni meridionali si
registra un aumento di fatturato
(+9,2%).
La quota di società in utile sale leggermente e raggiunge il 76%, sfiorando il 90% tra le Pmi.
Migliora
l'indice di patrimonializzazione, mentre si stabilizza il grado di
indebitamento. Si registra un leggero incremento dell'incidenza degli
oneri finanziari sul
fatturato, mentre risulta stabile l'incidenza dei debiti tributari e
prev.li sui debiti totali. Tra questi, però, vanno evidenziate le
maggiori difficoltà delle Pmi, tra le quali il rapporto risulta in
aumento, soprattutto per le imprese che presentano un
fatturato tra 1 e 5 milioni di euro.
Tra i settori, bene Costruzioni e Alloggio e ristorazione, male Altri servizi e Industria.