La nuova forma di rapporto banca-impresa prospettata dalle recenti Linee Guida EBA-GL Lom (Guidelines on loan origination and monitoring)
relative alla concessione e al monitoraggio dei prestiti, nonché la
nuova filosofia alla base del Codice della crisi
e dell'insolvenza, pongono al centro dell'attenzione la necessità
dell'elaborazione di un'adeguata informativa economico-finanziaria,
storica e prospettica, qualitativa e quantitativa, da parte
dell'impresa.
Al riguardo, le realtà imprenditoriali sono chiamate a strutturarsi per
pianificare e programmare al meglio le proprie attività operative,
dotandosi di strumenti adeguati alla propria natura e dimensione. Pare
necessario, dunque, andare oltre il mero dettato
della normativa civilistica e superare gli obblighi legati ai soli
adempimenti previsti dal regime contabile e fiscale dall'impresa.
In seguito alle novità regolamentari e legislative introdotte nel corso
degli ultimi anni, infatti, è emersa in maniera sempre più significativa
la necessità di una visione
forward-looking e di un monitoraggio costante e più ampio delle
dinamiche aziendali, che richiede a tutti gli imprenditori
l'elaborazione di bilanci infrannuali,
budget e business plan, ampliando costantemente le informazioni da veicolare agli interlocutori del sistema finanziario.
In definitiva, attraverso l'elaborazione e la comunicazione di un adeguato set
informativo, che comprenda elementi economico-finanziari di tipo
quantitativo, oltre a indicazioni qualitative, sarà possibile rafforzare
il rapporto banca-impresa, migliorando
l'accesso al credito e il costo della provvista finanziaria, grazie a
una riduzione delle asimmetrie informative che spesso minano il rapporto
tra l'azienda e i suoi
stakeholder.