La Commissione europea ha emesso nei giorni scorsi le prime obbligazioni verdi
Next Generation EU, raccogliendo 12 miliardi di euro che,
utilizzati per finanziare spese verdi e sostenibili nell'ambito del
dispositivo per la ripresa e la resilienza, candidano l'UE a diventare
il maggiore emittente mondiale di obbligazioni verdi
dando un impulso significativo ai mercati della finanza sostenibile e
finanziando una ripresa più verde dalla pandemia.
Dopo
l'intesa iniziale di luglio, 136 tra paesi e giurisdizioni, per un PIL
complessivo che supera il 90%, hanno siglato, in sede OCSE,
un accordo per l'introduzione, a partire dal 2023, di una tassa
minima globale del 15% per le imprese multinazionali. Si stima che i
Paesi raccoglieranno circa 150 miliardi di dollari di nuove entrate
all'anno, mentre i diritti di tassazione su più di 125
miliardi di dollari di utili verranno spostati in quei Paesi dove le
grandi multinazionali realizzano i loro profitti.
Le
stime del World Economic Outlook pubblicate dal Fondo Monetario
Internazionale rivedono al rialzo le stime di crescita per il nostro
paese, con il PIL che, rispetto alle previsioni dello scorso luglio, si
annuncia in ascesa per quest'anno, mentre rimarrà
invariato per il 2022, gli altri dati relativi ai prossimi due anni,
vedono invece la disoccupazione in continuo aumento mentre l'inflazione
si manterrà stabile.
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