Il
presente documento esamina la disciplina prevista dall'articolo 28 del
decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. Decreto "Rilancio") avente ad
oggetto
il "Credito d'imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d'azienda",
con specifico riferimento alla normativa prevista a favore dei
contribuenti aventi il domicilio fiscale
o la sede operativa nel territorio di comuni colpiti da eventi
calamitosi (sismi, alluvioni o altri eventi naturali avversi) al momento
della dichiarazione dello stato di emergenza per la pandemia da
Coronavirus.
Il
citato articolo 28 prevede - a favore dei soggetti esercenti attività
d'impresa, arte o professione in possesso di specifici requisiti - il
riconoscimento
di un credito d'imposta sui canoni di locazione degli immobili a uso
non abitativo volto a contenere gli effetti negativi derivanti dalle
misure di prevenzione e contenimento connesse all'emergenza
epidemiologica da COVID-19.
L'elaborato,
dopo una breve analisi della normativa prevista per il riconoscimento
del credito d'imposta, fornisce un approfondimento in merito alla
specifica
disciplina derogatoria fissata dal comma 5 dell'articolo 28 a favore
dei contribuenti aventi domicilio fiscale o sede operativa in uno dei
Comuni interessati dalle delibere emergenziali dovute a precedenti
calamità intervenute nei territori in cui esercitavano
la loro attività economica.
Il
documento è aggiornato con le novità introdotte dall'articolo 77 del
decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 (c.d. Decreto "Agosto"), come
ulteriormente
integrate dalla legge di conversione 13 ottobre 2020, n. 126 e con le
novità recate dal decreto-legge
28
ottobre 2020, n. 137 (c.d. Decreto "Ristori"), convertito con
modificazioni dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176, che ha recepito
altresì le disposizioni
già contenute nel decreto-legge 9 novembre 2020, n. 149 (c.d. Decreto
"Ristori-bis").
Il
documento analizza infine le modifiche apportate dalla legge 30
dicembre 2020, n. 178 (c.d. "Legge di bilancio 2021"), la quale prevede
un'ulteriore estensione del periodo agevolato per le attività
maggiormente colpite dalla pandemia.