Il volume appena pubblicato da Wolters Kluwer, in collaborazione con la Fondazione
nazionale dei commercialisti, ribadisce la centralità del
professionista
economico - giuridico per chi intenda implementare il proprio sistema
di risk management e compliance aziendale in modo corretto ed
efficiente.
Diversi
i focus sui quali il lavoro - giunto alla sua terza edizione - si
concentra: dall'evoluzione della responsabilità degli enti al
procedimento di accertamento e alle sanzioni;
dal focus sul modello 231 tra adeguati assetti organizzativi e
compliance integrata a quelli sugli illeciti tributari e l'aggiornamento
del modello per finire a quello sul ruolo dell'organismo di vigilanza
anche nell'emergenza sanitaria.
"In un momento storico in cui si discute di adeguati
assetti
organizzativi", è scritto nella quarta di copertina, "appare più
che
mai
attuale l'impianto normativo del D.Lgs. 231/2001, nato
sulla scia di una tendenza internazionale diretta alla prevenzione della
criminalità d'impresa attraverso la creazione di una struttura di corporate
governance e di meccanismi di controllo che consentano alle organizzazioni di mitigare il rischio di commissione degli illeciti previsti".
A
quasi vent'anni dalla sua introduzione, prosegue la presentazione del
volume, "il costante ampliamento del catalogo dei reati e le istanze di
riforma che periodicamente si susseguono
hanno contribuito a mantenere vivo l'interesse verso la
disciplina della responsabilità amministrativa degli enti. In effetti,
il sistema di prevenzione contemplato dal Decreto in
questione, che affida all'organo giudicante la valutazione in merito
all'adeguatezza
organizzativa dell'ente, nel tempo ha prestato il fianco a non
poche
criticità nell'interpretazione e nell'applicazione della
normativa: le numerose pronunce giurisprudenziali finora succedutesi
hanno riconosciuto soltanto in pochissimi casi una valenzaesimente ai
modelli organizzativi adottati, evitando la comminazione di sanzioni a
carico delle società coinvolte nei procedimenti giudiziari. Ciò ha ostacolato
la diffusione di un approccio propositivo nei confronti
della normativa e l'adozione dei modelli organizzativi da parte delle
imprese, che in molte circostanze hanno erroneamente interpretato la compliance al D.Lgs. 231/2001 come
un (inutile) aggravio di oneri".
"La maggiore diffusione di una cultura d'impresa finalizzata al rafforzamento dei meccanismi di corporate
governance e gestione dei rischi impone con urgenza, da un
lato, il tema dell'esigenza di modifiche degli aspetti "procedurali"
della normativa e, dall'altro, l'introduzione di meccanismi
premiali tali da stimolare la diffusione - soprattutto nelle
imprese di minori dimensioni - della cultura dei controlli e della
prevenzione dai rischi, anche attraverso l'adozione dei modelli
organizzativi previsti dal Decreto".
A tal fine, anche questa terza edizione del volume ribadisce la centralità del
ruolo del professionista
economico-giuridico, le cui competenze risultano indispensabili al soggetto che intenda implementare il proprio sistema di risk management e compliance aziendale
in modo corretto ed efficiente.