Il passaggio generazionale rappresenta un momento importante per
l'impresa perché, se non impostato nei tempi giusti, ne può
compromettere il patrimonio economico e sociale. Un tema di grande
attualità per la categoria che svolge un ruolo fondamentale in quanto
il commercialista è consulente e persona di fiducia del nucleo
familiare. A lui spetta il compito di affiancare e supportare
l'imprenditore nell'individuazione degli strumenti che consentano di
raggiungere una più efficace e meno onerosa tutela del patrimonio
familiare, in un'ottica sia conservativa che trasmissiva.
Si tratta di un ruolo complesso che comporta il
diretto contatto con l'imprenditore e la sua famiglia, un compito che
privilegia, oltre alle competenze aziendalistiche e tributarie del
professionista, la sua vocazione alla mediazione: sarà
di estrema importanza, infatti, gestire il passaggio generazionale in
modo da conservare inalterata la fiducia dei finanziatori e dei
fornitori dell'impresa, tentando al contempo di evitare possibili
controversie tra futuri eredi.
Il documento è diviso in sei sezioni. Nell'introduzione si analizzano le specifiche esigenze familiari, la
necessaria tutela dei rapporti consolidati con banche e fornitori e la
valutazione dell'opportunità di un periodo di affiancamento
nella governance aziendale oltre al ruolo del consulente.
Poi si passa ad un approfondimento dei profili
civilistici, in particolare dell'istituto del patto di famiglia, la sua
impugnazione, lo scioglimento del contratto e la conciliazione e la
risoluzione delle controversie. Spazio poi ai profili
valutativi e ai profili fiscali dove il ruolo del Commercialista è
fondamentale per l'individuazione degli strumenti che consentono di
raggiungere una più efficace e meno onerosa tutela del patrimonio e ciò
in un'ottica sia conservativa che trasmissiva.
A questo fine, è opportuna non solo un'approfondita
conoscenza tecnica degli strumenti esistenti, ma anche una particolare
attenzione alle specifiche esigenze familiari, tenuto conto di tutti gli
elementi non solo patrimoniali, ma anche
personali. Nella valutazione complessiva, inoltre, un ruolo non
secondario deve essere riservato ad una adeguata comparazione fra il
diverso "costo fiscale" e "gestionale" che può comportare l'operazione,
in funzione dello strumento prescelto. Si passa poi
ad un confronto tra i vari istituti e un focus sui ruoli
dell'imprenditore, del commercialista e del legislatore.
Conclude il documento un approfondimento sugli
aspetti che richiedono urgenti interventi normativi. Nell'ambito del suo
auspicabile intervento chiarificatore, il principio informatore del
legislatore dovrebbe partire dalla considerazione
che l'azienda vada salvaguardata come entità portatrice di ricchezza,
non solo per i suoi proprietari, ma anche per tutti i portatori di
interesse che la circondano.