La
fine del 2018 e l'inizio del 2019 hanno portato a una serie di novità
soprattutto in ambito europeo, che vi abbiamo riassunto nelle pagine che
seguono.
Oltre alle notizie riguardanti la pubblicazione di due direttive
(inversione contabile, e armonizzazione e semplificazione di determinate
norme nel sistema IVA), e l'entrata in vigore della direttiva
antievasione, si evidenzia la situazione di stallo che interessa
la tassazione dell'economia digitale. In effetti, nella seduta plenaria
del 13 dicembre scorso, il Parlamento Europeo si è espresso con
un'ampia maggioranza a favore delle proposte della Commissione in questo
ambito, allo scopo di mantenere alta la pressione
politica sul Consiglio.
Così, nonostante le difficoltà nel raggiungere un accordo unanime sulla
digital service tax, una possibile definizione della questione
potrebbe arrivare nel corso della riunione ECOFIN di marzo prossimo,
sotto la presidenza rumena del Consiglio. A prescindere dall'esito di
questa proposta di direttiva, è importante sottolineare
l'iniziativa, già menzionata dal Presidente Juncker e che ha poi preso
forma nella comunicazione della Commissione del 15 gennaio, che mira
appunto a riformare il processo decisionale che richiede attualmente il
voto unanime degli Stati membri.
È
stato infatti proposto un calendario per una transizione progressiva e
mirata verso il voto a maggioranza qualificata nell'ambito della
procedura legislativa
ordinaria per alcuni settori della politica fiscale condivisa dell'UE, come già avviene per molti altri settori delle politiche europee.
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