L'economia
digitale sta trasformando repentinamente il modo di svolgere l'attività
d'impresa, rimodellando secondo schemi del tutto nuovi le tradizionali
"catene del valore". Tale fenomeno
ha facilitato la capacità delle imprese e dei consumatori di acquisire
una vasta gamma di servizi e beni da fornitori di Paesi di tutto il
mondo e, al tempo stesso, ha permesso di strutturare le loro operazioni
in maniera veramente globale ed innovativa.
Lo
sviluppo di tale nuova economia ha così messo in discussione il
tradizionale assetto del sistema fiscale internazionale avente come
principale obiettivo una tassazione equa per tutti
gli operatori sul mercato e l'eliminazione delle distorsioni fiscali
nella tassazione degli investimenti internazionali. Sul fronte
legislativo due sono dunque le sfide: quella di "inseguire" la
fenomenologia economica del mercato e di riuscire quindi a definire
uno schema, o approccio, alla tassazione che riesca ad essere non solo
equo ma idoneo a riflettere la natura delle nuove operazioni ed i flussi
di reddito e ricchezza; la seconda, quella di concettualizzare, o
regolamentare, a livello internazionale questo
schema, accettando di trasferire ad una sede internazionale, non solo
europea, la definizione di schemi di tassazione.
Con
questo primo studio, relativo a tematiche seguite dal Gruppo di lavoro
"Fiscalità internazionale" del CNDCEC, si desidera fornire una
rappresentazione delle questioni affrontate, a livello
nazionale ed internazionale, con riferimento alla tassazione di
operazioni che presentano quei particolari connotati di innovazione che
non si esauriscono col mero trasferimento in un contesto telematico
delle operazioni tradizionali e che interessano i professionisti
da vicino, in supporto alle aziende, alle istituzioni e ai colleghi di
altri Paesi.
Il presente documento
è stato predisposto dai colleghi Luca Gaiani, Giampiero Guarnerio,
Alberto Trabucchi, Stefano Trettel e coordinato dal collega Piergiorgio
Valente, cui vanno i nostri ringraziamenti.