La riforma del Terzo settore, avviata
con la legge delega del 2016 (legge 6 giugno 2016, n. 106), ha trovato
compimento nell'agosto scorso, con l'adozione dei relativi decreti attuativi e,
in particolare, con l'entrata in vigore del D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117, recante
il Codice del Terzo settore. La rilevanza della riforma in atto, nonché
l'ampiezza dei temi affrontati, ha suggerito l'opportunità di dedicare
documenti di approfondimento monotematico ai principali contenuti della riforma.
Data la diversa tempistica di entrata
in vigore delle disposizioni che compongono il quadro normativo della riforma,
si è ritenuto utile prendere le mosse da quella parte di disciplina di prossima
applicazione e, in particolare, dal nuovo regime di agevolazioni fiscali
riconosciute a fronte di erogazioni liberali.
La riforma del Terzo settore ha,
infatti, riservato particolare attenzione alla razionalizzazione e
incentivazione del sistema delle agevolazioni fiscali riconosciute ai soggetti
che scelgono di sostenere finanziariamente gli enti del Terzo settore,
favorendo l'afflusso verso enti particolarmente meritevoli di beni e risorse
finanziarie derivanti da liberalità che, notoriamente, costituiscono una delle
fonti principali di sostentamento degli enti del Terzo settore.