Il processo di riorganizzazione del servizio idrico integrato da parte degli enti locali ad oltre vent’anni di distanza dalla legge 5 gennaio 1994 n. 36 (c.d. Legge Galli) non può dirsi ancora completato.
Ciò lo si deve anche alla complessità e all’ambiguità della normativa di settore che ha determinato sui territori problematiche gestionali e fiscali legate al “trasferimento” delle reti e degli impianti agli enti deputati alla gestione del servizio idrico.
Nel Documento si esamina il trattamento fiscale di tali “trasferimenti” sotto il profilo sia dell’imposizione diretta che indiretta.
In particolare, una prima casistica che viene analizzata è quella della concessione d’uso gratuita delle infrastrutture e degli impianti prevista dall’art. 153 del D.Lgs. n. 152/2006 (c.d. Testo Unico Ambientale).
La seconda casistica esaminata è quella in cui l’Ente proprietario delle infrastrutture, nel concedere la gestione del servizio a un soggetto esterno, viene da questi rimborsato delle passività pregresse derivanti dall'ammortamento dei mutui accesi per gli investimenti relativi al servizio idrico.