di Tommaso Di Nardo, Paola Samà e Gianluca Scardocci.
Continua a migliorare la fiducia delle imprese e prosegue anche il rafforzamento degli indici Pmi a indicare una generale tendenza al miglioramento congiunturale dell’economia italiana. In particolare, sia i dati trimestrali sul Pil sia quelli mensili sulla produzione industriale hanno evidenziato una ripresa del comparto manifatturiero che spinge la crescita. L’Istat conferma il quadro tendenziale positivo e afferma che l’indicatore anticipatore continua a segnalare prospettive di miglioramento dell’attività economica in linea con la tendenza attuale.
Intanto, i dati a consuntivo 2016 indicano una crescita del Pil pari all’1% e una pressione fiscale in calo al 42,9% rispetto al 43,3% del 2015.
Da segnalare l’ulteriore crescita del rapporto debito/pil che nel 2016 raggiunge il 132,7% a causa di un aumento dell’1,6% del Pil nominale e del 2,6% del valore complessivo del debito.
Da segnalare il dato positivo sulle nuove aperture di partite Iva a gennaio cresciute dell’8% rispetto a gennaio 2016 con il dato positivo delle società di capitali (+10%), delle persone fisiche (+8,3%) e delle società di persone (+1,1%).
Positivo anche l’andamento delle entrate tributarie a gennaio cresciute del 2,1% con le imposte dirette e indirette che salgono insieme dell’1,9% e i tributi locali cresciuti del 7,6%.
Resta negativo, invece, l’andamento dei prestiti bancari diminuiti a gennaio dell’1,5% su gennaio 2016, con le sofferenze totali diminuite del 2%. Il rapporto sofferenze/prestiti delle imprese scende a gennaio a 18,1% dal 18,5% di dicembre e si riporta sugli stessi livelli di gennaio 2016.